Blocked, Ignored, and Silenced: The 1xBet Security Wall

 


When Compliance Is Ignored: The Hidden Struggle Behind Account Verification in Online Betting

By Zemeghub Editorial Team Consumer Rights | Digital Finance | September 2025


 This Is Not Just My Story

This article is not about one person. It’s about a pattern—a recurring failure in how some online betting platforms treat their users when it comes to identity verification, account access, and withdrawal rights.

At Zemeghub, we stand for transparency, fairness, and the protection of digital consumers. What follows is a documented case of a blocked account, ignored submissions, and a refusal to cooperate—even after full compliance.

🧾 The Core Problem: Verification as a Wall, Not a Gateway

Many platforms claim that verification is a security measure. But when users submit everything correctly—valid ID, bank card photos, original formats, proper masking—and are still met with vague replies or silence, it becomes clear:

Verification is being used not to protect users, but to delay or deny their rights.

In this case, the user submitted:

  • Multiple ID documents in JPG format, over 1MB

  • Bank card photos with only the first 6 and last 4 digits visible

  • All files uncropped, unedited, and clearly readable

Yet the response from the platform’s security team was:

“We didn’t receive your files.” “All consulting was provided earlier.” “Further messages will be ignored.”

🧱 The Breakdown: When Support Becomes Stonewalling

The most troubling part wasn’t the delay—it was the tone and attitude of the security department:

  • Refusing to acknowledge submitted documents

  • Repeating the same instructions without reviewing the actual files

  • Threatening to block further communication

  • Ignoring final requests for withdrawal and account closure

This is not support. This is obstruction.

⚖️ What Every Customer Deserves

Regardless of the platform, every user has the right to:

  • Know how much money is held in their account

  • Withdraw their funds without unnecessary delay

  • Close their account permanently upon request

  • Receive clear, respectful communication from support teams

These are not privileges. These are basic rights.

📢 Our Stand at Zemeghub

We will not remain silent. This case will be documented, published, and shared across our channels. With over 100,000 monthly readers, Zemeghub is committed to exposing practices that undermine consumer trust.

We encourage others to:

  • Document their experiences

  • Submit complaints to regulatory bodies like ADM and Codacons 

  • "In cases like this, consumers should submit complaints to Italian regulatory bodies such as ADM and Codacons."

  • Demand accountability from licensed operators

This is not about revenge. It’s about principle. When a platform refuses to honor its obligations—even after full compliance—it loses the right to be trusted.

We will continue to advocate for every user who has been ignored, dismissed, or blocked. Because silence is not an option.

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Italian version

Quando la verifica diventa un muro: la lotta nascosta dietro l’accesso agli account nel betting online

A cura della Redazione Zemeghub Diritti dei consumatori | Finanza digitale | Settembre 2025

 Non è solo la mia storia

Questo articolo non parla di una singola persona. Parla di un modello ricorrente—un fallimento sistemico nel modo in cui alcune piattaforme di scommesse online trattano i propri utenti quando si parla di verifica dell’identità, accesso agli account e diritto al prelievo.

Su Zemeghub difendiamo la trasparenza, l’equità e la tutela dei consumatori digitali. Quello che segue è un caso documentato di account bloccato, documenti ignorati e rifiuto di cooperazione—nonostante la piena conformità.

🧾 Il problema centrale: la verifica come ostacolo, non come garanzia

Molte piattaforme affermano che la verifica serve a proteggere gli utenti. Ma quando un utente invia tutto correttamente—documenti d’identità validi, foto della carta bancaria, formato originale, dimensioni corrette—e riceve solo risposte vaghe o silenzio, diventa evidente:

La verifica viene usata non per tutelare, ma per ritardare o negare i diritti dell’utente.

In questo caso, l’utente ha inviato:

  • Documenti d’identità multipli in formato JPG, oltre 1MB

  • Foto della carta bancaria con solo le prime 6 e ultime 4 cifre visibili

  • File non modificati, non ritagliati, perfettamente leggibili

La risposta del team di sicurezza della piattaforma?

“Non abbiamo ricevuto i file.” “Tutte le consulenze sono già state fornite.” “Ulteriori messaggi saranno ignorati.”

🧱 Il punto critico: quando l’assistenza diventa un muro

La parte più grave non è stata il ritardo, ma il tono e l’atteggiamento del team di sicurezza:

  • Rifiuto di riconoscere i documenti inviati

  • Ripetizione delle stesse istruzioni senza analizzare i file

  • Minacce di blocco della comunicazione

  • Ignorare le richieste finali di prelievo e chiusura account

Questo non è supporto. È ostruzionismo.

⚖️ Ciò che ogni cliente merita

Indipendentemente dalla piattaforma, ogni utente ha diritto a:

  • Sapere quanti fondi sono presenti nel proprio account

  • Prelevare i propri fondi senza ritardi ingiustificati

  • Chiudere definitivamente il proprio account su richiesta

  • Ricevere comunicazioni chiare e rispettose dal servizio clienti

Questi non sono privilegi. Sono diritti fondamentali.


📢 La posizione di Zemeghub

Non resteremo in silenzio. Questo caso sarà documentato, pubblicato e condiviso su tutti i nostri canali. Con oltre 100.000 lettori mensili, Zemeghub è impegnata a denunciare le pratiche che minano la fiducia dei consumatori.

Invitiamo chiunque abbia vissuto esperienze simili a:

  • Documentare ogni passaggio

  • Presentare reclami agli enti regolatori come ADM e Codacons 

  • Pretendere responsabilità da parte degli operatori autorizzati


Questa non è vendetta. È principio. Quando una piattaforma rifiuta di rispettare i propri obblighi—anche dopo la piena conformità—perde il diritto di essere considerata affidabile.

Continueremo a difendere ogni utente ignorato, respinto o bloccato. Perché il silenzio non è un’opzione.

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